Musei Capitolini Venire a Roma e non visitare i Musei Capitolini è veramente un grosso peccato. I Musei, fondati da papa Sisto IV nel 1471 con un primo nucleo di statue in bronzo, tra cui la celebre Lupa, si sono notevolmente arricchiti di opere, tanto da arrivare ad occupare oggi il Palazzo dei Conservatori e il dirimpettaio Palazzo Nuovo; altri reperti sono conservati nella Galleria Lapidaria, che collega questi due palazzi e che attraverso l’antico Tabularium che la ospita offre uno tra gli affacci in assoluto più belli sul Foro Romano.
Museo dell’Alto Medioevo Inaugurato nel 1967, ha sede nel Palazzo delle Scienze nel quartiere dell'EUR. All’interno delle otto sale che lo compongono è possibile ammirare materiali appartenenti all’età tardo antica (dal IV al VI secolo), corredi funerari, collane, armi, corazze, lance, reliquiari e oggetti di ornamento del periodo longobardo, veri e propri e fiori all’occhiello del Museo. A seguire arredi marmorei, soprattutto ecclesiastici, di epoca caroligia (dall'VIII al IX secolo) e rinvenimenti provenienti dai principali insediamenti altomedievali della campagna romana come Santa Cornelia e Santa Rufina. Particolarmente interessante ed unica nel suo genere è una collezione di abiti realizzati in Egitto nel periodo che va dal tardo romano all'età islamica.
Museo Nazionale Terme di Diocleziano Visitare questo Museo permette di poter immergersi in realtà diverse, nelle quali contenuto e contenitore possono costituire quasi dei percorsi diversi a se stanti. Nelle sale è infatti possibile ripercorrere lo sviluppo della scrittura attraverso una collezione epigrafica che non ha uguali e che usa questa forma di comunicazione quasi come pretesto per mostrare uno spaccato della vita quotidiana a Roma, dando voce non solo a imperatori e senatori, ma anche a liberti e gente comune. Un secondo percorso è costituito dalle Terme di Diocleziano, oggetto di un importante restauro che ha interessato ambienti importanti come quello della natatio. Da ultimo, ma non per importanza, i recenti interventi hanno permesso anche il ripristino del Chiostro del Certosa, che si va ad affiancare a quello, più noto, michelangiolesco.
Museo Nazionale Crypta Balbi Nessun museo come Crypta Balbi incarna meglio la trasformazione di una città a continuità di vita come Roma, nella quale edifici medievali si sono impostati su strutture antiche, a loro volta riutilizzate in modo diverso. Ma Crypta Balbi non è solo questo, è molto di più: è contenitore ma anche contenuto, ospitando una ricca esposizione di oggetti caratteristici della società cittadina tra il V e il IX secolo. Da non perdere i sotterranei.
Museo Nazionale Palazzo Altemps Passeggiare nei pressi di Piazza Navona permette anche scorgere Palazzo Altemps. Entrarvi vuol dire non solo scoprire un bellissimo palazzo rinascimentale, ma anche godere della vista di importanti raccolte storiche di scultura antica, prima tra tutte la collezione Boncompagni Ludovisi. Fatevi condurre per mano alla scoperta delle statue di divinità come Apollo, Atena, Dioniso, Ermes e i loro miti, emozionatevi davanti al celebre Trono Ludovisi e al drammatico Galata suicida.
Museo Nazionale Palazzo Massimo Nei pressi della Stazione Termini, all’interno dell’ottocentesco Palazzo Massimo è possibile visitare una delle più importanti collezioni d’arte classica al mondo. Non perdete l’occasione di passeggiare tra sculture, affreschi, mosaici, monete, straordinarie testimonianze dell’arte romana dal II sec. a.C. al V sec. d.C. Da non perdere le statue del Pugile e di Augusto Pontefice Massimo, nonché gli splendidi affreschi rinvenuti nella Villa di Livia a Prima Porta.
Galleria Borghese E’ grazie al collezionismo e all’interesse per l’antico del cardinale Scipione Borghese che noi oggi possiamo ammirare gran parte della collezione dell’omonima Galleria. Poco interessato all’arte medievale, Scipione si concentrò soprattutto sulla scultura antica, arrivando al punto di favorire la creazione di nuove sculture e soprattutto di gruppi marmorei da mettere a confronto con le opere antiche.
Da non perdere il ritratto di Paolina Bonaparte Borghese, realizzato da Canova e conservato nella Villa dal 1838.
Museo Etrusco di Villa Giulia Per chi, in visita a Roma vuole immergersi nel mondo etrusco, magari prima di visitare dal vivo Cerveteri e Tarquinia, il Museo Etrusco di Villa Giulia è assolutamente da non perdere. Reso ancora più fruibile grazie alla sua rinnovata veste didattica, il Museo illustra perfettamente la civiltà di questo straordinario popolo, toccandone aspetti come la scrittura, la vita religiosa, gli aspetti funerari. Da non perdere il celebre Sarcofago degli Sposi, le misteriose Laminette di Pyrgi, lo splendido Apollo di Veio e l’elegantissima cista Ficoroni.
Galleria Nazionale d’Arte Antica All’interno della splendida location di Palazzo Barberini è possibile ammirare le imperdibili opere d'arte provenienti dalle collezioni Corsini-Colonna, dalle raccolte delle famiglie Barberini e da lasciti e acquisti. Tra i più importanti lavori dei grandi maestri della pittura italiana e straniera si ricordano Caravaggio, Van Dyck, Beato Angelico, Tiepolo, Tintoretto, Rubens, Murillo e Tiziano. Da non perdere uno dei capolavori di Raffaello, "La Fornarina", nel quale la tradizione riconosce il ritratto della donna amata da questo straordinario artista.
Galleria Doria Pamphili Passeggiare su via del Corso permette non solo di vivere una delle strade più caratteristiche di Roma, ma offre anche la possibilità di scoprire i segreti dei suoi innumerevoli palazzi storici. Tra questi c’è il quattrocentesco e superbo palazzo Doria Pamphilj, all’interno del quale è possibile ammirare più di 400 opere d’arte, come il famoso ritratto di Papa Innocenzo X di Velazquez, l’ Erodiade di Tiziano, San Girolamo di Lorenzo Lotto, la Maddalena pentita e Il riposo nella fuga in Egitto di Caravaggio; il busto della scaltrissima Olimpia Maidalchini Pamphilj e busto di Innocenzo X di Alessandro Algardi, il busto di Innocenzo X di Gian Lorenzo Bernini e molte altre ancora.
Museo Etnografico L. Pigorini Visitare il Museo Etnografico dedicato al paleontologo Luigi Pigorini vuol dire scoprire la più importante raccolta italiana di Preistoria. Grazie alla presenza di pannelli didattici all’avanguardia, plastici, ricostruzioni e apparati grafici, sarà piacevole esplorare le due sezioni in cui il museo è strutturato, una dedicata alla Preistoria e alla Protostoria italiana, l’altra dedicata alle Culture Indigene Extraeuropee.